Il clima in Italia sta vivendo un ribaltone meteorologico che mette in luce due scenari opposti: da una parte, il freddo invernale intenso al Sud, dall’altra, l’influenza stabile e mite dell’Alta Pressione al Nord. Questo quadro evidenzia l’imprevedibilità del meteo invernale, che continua a sorprendere con forti contrasti tra le diverse regioni del Paese.
Freddo artico e neve al Sud
Una corrente di aria fredda di origine artica ha attraversato i Balcani, raggiungendo il Mediterraneo centrale e portando con sé condizioni di maltempo invernale marcato. Le regioni del Sud Italia, in particolare Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata e la parte settentrionale della Puglia, stanno affrontando nevicate fino alle altitudini collinari, con accumuli significativi.
In Calabria e Sicilia, la neve è prevista sopra i 700-900 metri, mentre nelle aree montuose oltre i 1.000-1.300 metri si attendono accumuli che supereranno i 150 cm in una settimana. Questo scenario è accompagnato da piogge abbondanti nelle zone costiere e collinari, venti intensi e un generale calo termico, tipico delle incursioni fredde invernali.
Alta Pressione al Nord: un inverno mite ma non primaverile
Al contrario, il Nord Italia e parte del Centro stanno vivendo una situazione meteorologica completamente diversa. Qui, l’Anticiclone delle Azzorre, espandendosi verso le latitudini settentrionali, ha generato un potente sistema di Alta Pressione, che garantisce condizioni stabili, cieli sereni e temperature miti per il periodo.
Nonostante queste giornate soleggiate possano sembrare primaverili, il clima rimane invernale, seppur privo di fenomeni significativi. L’Anticiclone, infatti, sta bloccando l’arrivo delle perturbazioni atlantiche o delle irruzioni fredde, proteggendo gran parte dell’Europa occidentale e centrale da eventi meteorologici rilevanti.
L’estensione dell’Anticiclone sull’Europa
Il sistema di Alta Pressione euroatlantico attualmente in atto rappresenta una barriera meteorologica che ostacola l’avanzata di masse d’aria fredda o perturbazioni atlantiche. Questa configurazione, tipica dell’inverno, sta mantenendo condizioni di stabilità atmosferica su gran parte del continente, lasciando il Centro-Nord Italia in una fase climatica poco dinamica.
Secondo i modelli meteorologici, questa situazione di Alta Pressione potrebbe persistere per almeno altri 10 giorni, con un impatto significativo sulla stabilità meteo in Europa centro-occidentale. Tuttavia, non si tratta di una condizione permanente: l’inverno, come sempre, potrebbe riservare sorprese nelle settimane successive.
Previsioni per il resto di Gennaio: nuovi cambiamenti in vista?
Nonostante la predominanza dell’Alta Pressione, è importante sottolineare che questa fase non rappresenta uno stop definitivo per l’inverno. Le dinamiche atmosferiche, infatti, potrebbero cambiare entro la fine del mese, con la possibilità di nuove perturbazioni dirette verso l’Italia. In particolare, le regioni del Nord-Ovest, attualmente protette dall’anticiclone, potrebbero vedere un ritorno delle precipitazioni, con un aumento della variabilità climatica.
Al Sud, invece, il maltempo potrebbe continuare a manifestarsi con nevicate e piogge intense, mantenendo un quadro tipicamente invernale almeno per i prossimi giorni.
Un inverno in evoluzione: conclusioni provvisorie
L’attuale situazione meteorologica in Italia è il risultato di un contrasto marcato tra il freddo intenso al Sud e la stabilità mite al Nord. Mentre le regioni meridionali stanno affrontando nevicate e gelo, il Centro-Nord vive un periodo dominato dall’Alta Pressione, con condizioni soleggiate e temperature superiori alla media stagionale.
Questo equilibrio potrebbe essere temporaneo: i prossimi giorni saranno cruciali per capire se lo scacchiere atmosferico europeo si modificherà, portando nuovi episodi di maltempo anche nelle aree attualmente protette dall’anticiclone. L’inverno, dunque, non è ancora finito e potrebbe riservare sorprese prima della sua conclusione.