Gli eventi meteorologici invernali continuano a sorprendere per la loro irregolarità e per l’ormai raro arrivo di periodi davvero freddi. Anche un calo delle temperature di pochi gradi sotto la media sembra oggi diventare una “notizia storica”, un chiaro riflesso dei mutamenti delle ultime stagioni invernali in Italia e in Europa.
Aria fredda in arrivo, ma per poco tempo
Nel breve termine, si prevede una rapida incursione di aria fredda che, tuttavia, sarà di breve durata. Secondo i modelli meteo, il freddo interesserà l’Italia per circa 36-48 ore, per poi lasciare spazio a un fenomeno ormai ricorrente: il ritorno dell’anticiclone, protagonista indiscusso degli inverni recenti. Questa figura di alta pressione, spesso soprannominata “anticiclone mangia inverno”, riporterà stabilità atmosferica e un netto aumento delle temperature, specie nelle regioni settentrionali e centrali del Paese.
Al contrario, nelle regioni del Sud Italia, una goccia fredda isolata potrebbe portare a episodi di maltempo intenso, caratterizzati da piogge abbondanti e venti forti. Tuttavia, nelle altre aree, l’anticiclone garantirà cieli sereni e temperature in crescita, segnando un netto contrasto con il clima invernale atteso in questo periodo.
La configurazione barica e il blocco atmosferico
L’analisi dei modelli meteorologici indica la formazione di una configurazione barica tipica nota come Omega Blocking, una struttura a forma di Ω in cui l’anticiclone rimane bloccato tra due aree di bassa pressione, una a ovest e una a est. Questo schema atmosferico limita gli spostamenti delle perturbazioni, favorendo un clima stabile e mite nelle zone dominate dall’alta pressione.
L’effetto dell’anticiclone sull’Europa e sull’Italia
L’anticiclone, già forte e persistente, sembra voler battere nuovi record. Con il passare dei giorni, si prevede un afflusso di aria mite che potrebbe portare le temperature su valori anomali per la stagione.
In Europa centrale, le temperature potrebbero superare la media stagionale di 12-16 gradi entro la metà di gennaio. Questo riscaldamento anomalo potrebbe estendersi verso il Nord Italia e le Alpi entro il fine settimana del 18 gennaio, con scostamenti dalla media di 8-12 gradi. Questa situazione lascia aperta la possibilità di nuovi record di caldo in alcune località del settentrione, soprattutto se il cuore dell’anticiclone si posizionerà appena a nord della catena alpina.
Le implicazioni per l’inverno italiano
Il quadro meteo che si prospetta mette in evidenza un fenomeno ormai consolidato negli ultimi anni: l’inverno sempre più mite e dominato da un’alta pressione che sembra voler spazzare via ogni residuo di freddo. Questa condizione potrebbe protrarsi anche nelle settimane successive, facendo registrare un ulteriore aumento delle temperature e confermando le tendenze a lungo termine di un riscaldamento climatico evidente soprattutto nelle stagioni fredde.
Restano da verificare nei prossimi giorni eventuali cambiamenti nei modelli previsionali, ma l’anticiclone sembra destinato a dominare la scena meteorologica dell’Italia e dell’Europa per un periodo prolungato.