Gli ultimi aggiornamenti modellistici ribaltano lo scenario precedentemente ipotizzato di un consolidamento anticiclonico sul Mediterraneo centrale. Al contrario, si prevede una persistenza di instabilità atmosferica su molte regioni meridionali e sulle isole maggiori, mentre il Nord Italia e parte del Centro continueranno a beneficiare di un clima più stabile, seppur con un incremento della nuvolosità irregolare nella seconda metà della settimana.
Il maltempo insiste sulle regioni meridionali e sulle isole maggiori
La circolazione instabile che caratterizza ancora il Sud e le due isole maggiori è un residuo dell’aria fredda affluita nei giorni scorsi da Nord-Est. Questa massa d’aria, progressivamente più mite, manterrà però condizioni di maltempo su vaste aree del Mediterraneo meridionale, a causa di un vortice depressionario persistente tra Sardegna, Sicilia e Tunisia.
Le precipitazioni più intense e ricorrenti colpiranno:
- Calabria, soprattutto il versante ionico e le aree centro-meridionali.
- Sicilia orientale, con piogge abbondanti su province come Catania, Siracusa e Ragusa.
- Sardegna orientale, dove saranno frequenti rovesci e temporali.
Queste aree dovranno affrontare piogge insistenti, che potranno risultare localmente forti e prolungate, specialmente tra giovedì e sabato.
Precipitazioni in estensione verso altre regioni meridionali
A partire da venerdì 17 gennaio, le precipitazioni si estenderanno gradualmente al resto del Sud, interessando anche Basilicata, Puglia e Campania. Piogge più sporadiche e irregolari potrebbero inoltre risalire verso il medio Adriatico e alcune zone del Lazio centro-meridionale. Sebbene l’intensità dei fenomeni diminuisca rispetto alle regioni insulari, è possibile che in alcune fasi si verifichino rovesci di moderata intensità.
Temperatura in aumento e fine del rischio neve a basse quote
L’afflusso di aria più temperata porterà a un aumento progressivo delle temperature nelle regioni colpite dal maltempo, soprattutto al Sud e nelle isole maggiori. Di conseguenza, il rischio di nevicate a bassa quota cesserà, lasciando spazio a qualche sporadica nevicata sulle cime appenniniche, a quote medio-alte (superiori a 1200-1400 metri).
Stabilità atmosferica al Nord e al Centro
Il Nord Italia e gran parte del Centro, incluse regioni come Toscana, Emilia-Romagna e Umbria, continueranno a godere di condizioni stabili per gran parte della settimana. Tuttavia, nella seconda metà della settimana si assisterà a un aumento delle nubi irregolari, soprattutto lungo la dorsale appenninica settentrionale e sulle aree di pianura.
Nonostante la stabilità generale, il clima rimarrà freddo, con temperature minime sotto lo zero nelle pianure del Nord-Ovest e gelate notturne diffuse. Sulle Alpi, le temperature inizieranno a salire gradualmente, portando mitezza in quota, ma il contesto rimarrà asciutto e privo di precipitazioni significative.
Una settimana a due velocità
L’Italia si appresta a vivere una settimana meteorologicamente divisa in due:
- Maltempo persistente al Sud e sulle isole maggiori, con piogge abbondanti e localmente intense, specialmente sui versanti orientali di Sicilia, Sardegna e Calabria.
- Stabilità atmosferica al Nord e sul Centro, con cieli sereni o poco nuvolosi, clima asciutto e freddo nelle aree di pianura, e un progressivo aumento della mitezza in montagna.
Conclusione
Lo scenario previsto evidenzia l’importanza di monitorare l’evoluzione del maltempo nelle regioni meridionali e insulari, dove si prevedono piogge insistenti che potrebbero creare disagi, specialmente nelle aree già provate da recenti eventi estremi. Per il Nord, invece, la situazione resterà dominata dall’alta pressione, con il perdurare della siccità che ormai caratterizza gran parte di questo inverno.