La seconda perturbazione del 2025, che ha interessato l’Italia durante l’Epifania, ha portato piogge deboli concentrate su Nord Italia, parte del versante tirrenico e fino alla Campania. È tornata anche la neve sulle Alpi, ma solo sopra i 1000 metri. Nel Sud Italia, le temperature sono salite in modo significativo, con valori fino a 20°C tra Sicilia e Puglia, a causa di correnti calde e umide.
Mercoledì 8 gennaio, il meteo sarà più stabile, ma giovedì 9 gennaio, è prevista l’arrivo della terza perturbazione del mese, con nuove piogge, temporali e un ritorno della neve a quote inferiori. Per il weekend, si prospetta una fase più fredda, sebbene meno intensa rispetto alle previsioni iniziali.
Mercoledì permane una leggera instabilità, con cieli più nuvolosi su Levante Ligure e Toscana, ma senza piogge significative. Possibili nevicate sulle Alpi occidentali, limitate però alle quote più elevate. Prestare attenzione alla formazione di nebbie in pianura. Altrove, condizioni di stabilità prevalente, con qualche nube sul versante tirrenico tra Campania e Calabria. Le temperature saranno leggermente in calo ma ancora sopra la media stagionale, in particolare al Sud Italia. Venti moderati o forti da ovest/sud-ovest.
La terza perturbazione del mese entrerà in azione già dal mattino di giovedì, portando piogge e temporali diffusi su gran parte del Nord Italia. Sulle Alpi, la neve tornerà a cadere, con un abbassamento progressivo della quota neve entro sera. Nel corso della giornata, le precipitazioni si estenderanno anche al Centro Italia e alle regioni del Sud, in particolare sul versante tirrenico. Tuttavia, i fenomeni saranno meno intensi rispetto al Nord.
Il fronte perturbato sarà veloce: si attende un miglioramento generale già nella serata. Le temperature scenderanno su tutto il territorio nazionale, segnando un primo avvicinamento ai valori tipici del mese di gennaio.
