Gennaio 2025 prosegue con una situazione meteo variegata sull’Italia. Il Nord e parte del Centro saranno dominati da un anticiclone stabile, che garantirà condizioni di tempo mite e statico, mentre il Sud Italia e le Isole Maggiori si preparano ad affrontare un periodo di maltempo intenso, alimentato da una significativa incursione di aria fredda.
Un gennaio dai tratti autunnali
L’attuale configurazione atmosferica ricorda più un scenario autunnale che invernale. Tuttavia, una svolta importante è attesa con il fine settimana, quando una massa di aria fredda proveniente dai quadranti orientali modificherà sensibilmente il quadro meteorologico, portando una fase di maltempo particolarmente intensa al Centro-Sud.
L’irruzione di aria fredda: dinamiche e aree interessate
L’aria fredda raggiungerà il suo picco all’inizio della prossima settimana, investendo in particolare le regioni dell’Italia Orientale e del Centro-Sud, mentre il Nord-Ovest rimarrà in gran parte protetto dall’anticiclone, con eccezione delle aree alpine. La discesa dell’aria fredda causerà lo sviluppo di una vasta area di bassa pressione, che si collocherà inizialmente sul basso Tirreno per poi scivolare gradualmente verso il Nord Africa.
Maltempo intenso e rischio di fenomeni estremi
La fase di maltempo prevista per la prossima settimana colpirà con maggiore intensità il Sud Italia e le Isole Maggiori, con un focus particolare su alcune regioni che potrebbero sperimentare fenomeni estremi. Le aree più a rischio includono:
- Calabria Ionica
- Sicilia Orientale
- Sardegna Meridionale e Orientale
- Basilicata
- Puglia Meridionale
Accumuli di pioggia eccezionali
La situazione è preoccupante per i notevoli quantitativi di pioggia previsti. In Calabria Ionica e Sicilia Orientale, si stimano accumuli superiori ai 200 mm, con un rischio significativo di allagamenti e dissesti idrogeologici. In particolare:
- La Calabria Ionica potrebbe registrare accumuli superiori ai 200 mm.
- La Sicilia Orientale è attesa con valori tra i 150 e i 180 mm.
Rilievi montuosi come l’Appennino Calabro e i monti della Sicilia saranno anch’essi interessati da forti precipitazioni. Qui, però, la quota neve si attesterà oltre i 1600-1800 metri, portando un’alternanza tra neve e pioggia, con rischi significativi di accumuli critici.
Impatti previsti e altre regioni coinvolte
Le altre aree interessate dal maltempo – come la Sardegna Meridionale, la Puglia del Sud e la Basilicata – vedranno accumuli comunque abbondanti, compresi tra 60 mm e 100 mm. Questa situazione meteo potrebbe creare ulteriori disagi, specialmente nelle zone più vulnerabili dal punto di vista idrogeologico.