Dopo un periodo di alta pressione che ha dominato il meteo tra la fine del 2024 e i primi giorni di gennaio, si prevede un cambiamento significativo. Tra il 6 e il 7 gennaio, una perturbazione di origine atlantica raggiungerà l’Italia, portando condizioni atmosferiche variabili e preparando il terreno per un’ondata di freddo intenso dopo il 10 gennaio.
Caldo anomalo al Sud e isole maggiori
L’arrivo della perturbazione atlantica provocherà un afflusso di aria calda subtropicale, soprattutto al Centro-Sud Italia e nelle Isole Maggiori. I venti di Libeccio, Ostro e Scirocco trasporteranno aria calda dal Nord Africa, facendo salire rapidamente le temperature. Questa anomalia creerà una netta contrapposizione termica tra le regioni settentrionali e quelle meridionali.
Al Nord Italia, le temperature rimarranno basse, con possibilità di nevicate a bassa quota in regioni come Valle d’Aosta, Piemonte, bassa Lombardia e Liguria centrale tra la sera dell’Epifania e le prime ore di martedì. Al contrario, nel Centro-Sud, le temperature saranno ben al di sopra della media stagionale. La Sicilia centro-orientale, la Calabria ionica e la Puglia potranno raggiungere valori prossimi ai 20 °C, mentre in Sardegna, Molise, Basilicata e Abruzzo si registreranno massime tra 17 e 18 °C.
Contrasti tra Nord e Sud il 7 gennaio
Martedì 7 gennaio confermerà il quadro di contrasti meteorologici: il Centro-Sud e la Sardegna continueranno a godere di un clima mite, mentre al Nord Italia e lungo l’alto Tirreno le temperature resteranno rigide. Le condizioni inizieranno a cambiare progressivamente tra la sera del 7 gennaio e l’8 gennaio, con un generale calo termico che interesserà tutta la penisola.
Previsioni per la seconda metà di gennaio
Per un ritorno a condizioni meteorologiche pienamente invernali si dovrà attendere la seconda metà della settimana successiva. Le previsioni a lungo termine indicano l’arrivo di freddo intenso e possibili nevicate diffuse. Restano attese ulteriori conferme per definire meglio il quadro evolutivo del meteo.