L’alta pressione cede: pioggia e instabilità sul territorio italiano
L’anticiclone, che ha dominato il panorama meteo degli ultimi giorni, inizia a perdere forza, aprendo la strada a un cambiamento significativo. A partire da Giovedì 2 gennaio, il Nord Italia e le zone lungo l’alto Tirreno vedranno un aumento della copertura nuvolosa, accompagnata localmente da piovaschi deboli.
In particolare, lievi precipitazioni potranno interessare la Liguria di Levante e la parte settentrionale della Toscana. Durante la serata, un peggioramento si manifesterà lungo i rilievi alpini di confine, anticipando l’arrivo di un fronte instabile previsto per Venerdì 3 gennaio.
Venerdì 3 gennaio: intensificazione dell’instabilità
Il sistema perturbato in arrivo determinerà un aumento delle condizioni di instabilità, con piogge abbondanti concentrate in alcune zone del Nord-Est Italia. Le aree maggiormente interessate saranno il basso Veneto, l’Emilia centrale e la Romagna, con fenomeni significativi. Progressivamente, la perturbazione si sposterà verso il Centro Italia, raggiungendo il basso Tirreno e il Sud Italia.
Le precipitazioni più intense interesseranno la Toscana orientale, le Marche, l’Umbria e l’Appennino centrale, dove si prevedono accumuli di rilievo. A quote comprese tra i 1500 metri, sulle aree montuose, si attiveranno le prime nevicate, portando un’atmosfera tipicamente invernale.
Weekend: breve tregua meteo
Con l’arrivo del weekend, la perturbazione comincerà a spostarsi lontano dall’Italia, lasciando dietro di sé solo qualche piovasco residuo, prevalentemente concentrato nelle regioni meridionali del Tirreno. Sabato 4 gennaio, la situazione meteo migliorerà quasi ovunque, pur mantenendo una certa variabilità al Sud Italia.
Nel frattempo, il Nord Italia dovrà monitorare l’avvicinarsi di un secondo fronte perturbato, previsto per Domenica 5 gennaio. Questo nuovo sistema instabile influenzerà principalmente le zone alpine, portando nuvole e qualche precipitazione locale. Tuttavia, non si attendono fenomeni particolarmente intensi.
Condizioni meteo sui rilievi alpini e appenninici
Durante il passaggio del primo fronte instabile, i rilievi alpini di confine e l’Appennino centrale vedranno condizioni particolarmente dinamiche. Nelle Alpi, le precipitazioni si manifesteranno soprattutto a nord, mentre l’Appennino centrale sarà interessato da nevicate oltre i 1500 metri, accumulando diversi centimetri di neve fresca. Queste condizioni rafforzeranno il paesaggio tipicamente invernale che caratterizza l’inizio di gennaio.
Prospettive meteo per l’Italia
Le oscillazioni dell’alta pressione e l’arrivo di perturbazioni atlantiche segnalano un inizio di gennaio dinamico per l’Italia. Questi cambiamenti interesseranno in modo diversificato il Nord, il Centro e il Sud Italia, con effetti visibili anche sulle Isole Maggiori, Sicilia e Sardegna. Le temperature subiranno oscillazioni, restando generalmente nella media stagionale.