Meteo: super anticiclone e anomalie per l’Italia

Davide Moretti
4 Min tempo di lettura
dreamstime_s_8694000 - Meteo: super anticiclone e anomalie per l’Italia

L’Europa e l’Italia si preparano ad affrontare un fenomeno meteo di grande rilievo nei prossimi giorni. Un anticiclone straordinario, caratterizzato da pressioni atmosferiche eccezionalmente elevate, si espanderà dal Nord Atlantico per poi stabilizzarsi su Europa occidentale e centro-settentrionale. Questo evento meteorologico, previsto tra il 15 e il 20 gennaio, avrà un impatto rilevante sulle condizioni climatiche, sia a livello continentale che locale.

Pressioni record in Europa: i dettagli del fenomeno

L’anticiclone raggiungerà valori record, con pressioni atmosferiche che in alcune aree potrebbero toccare i 1045 hPa, in particolare sulla Germania. Tale configurazione influenzerà notevolmente il clima, portando anomalie termiche significative. Sulla Penisola Scandinava, ad esempio, le temperature a 1500 metri di altitudine saliranno fino a +10/+12°C, superando di ben 15/16°C le medie stagionali di gennaio. Questo dato, per quanto eccezionale, riflette un fenomeno che, negli ultimi anni, si sta ripetendo con maggiore frequenza durante i mesi invernali.

Impatti climatici in Italia: nord e sud a confronto

In Italia gli effetti di questo anticiclone saranno particolarmente evidenti nelle regioni settentrionali. Qui, le temperature aumenteranno sensibilmente in collina e in montagna, mentre nelle pianure potrebbero rimanere relativamente basse a causa della presenza di nebbie e nubi persistenti. Questo contrasto termico tra le diverse altitudini creerà un quadro climatico eterogeneo.

Al Centro-Sud, invece, l’influenza dell’anticiclone sarà meno pronunciata. In queste aree continueranno a prevalere correnti di origine orientale, che manterranno condizioni di maltempo e un clima più freddo. Le differenze climatiche tra nord e sud saranno quindi marcate, con un’aria decisamente più calda in quota al nord, contrapposta a temperature più rigide nelle regioni meridionali.

Una tendenza sempre più preoccupante

Il fenomeno dell’anticiclone invernale non è del tutto nuovo, ma la sua crescente intensità e frequenza sono motivo di attenzione. Gli episodi di questo tipo stanno diventando più estremi, con conseguenze non solo locali ma su scala continentale. Le anomalie termiche eccezionali, come quelle attese nei prossimi giorni, mettono in evidenza i cambiamenti climatici in atto, alimentando interrogativi su come queste variazioni influenzeranno il meteo europeo e globale nel medio-lungo termine.

La stabilità atmosferica generata da questo super anticiclone potrebbe, inoltre, determinare periodi prolungati di siccità in alcune aree, oltre a contribuire a un aumento del rischio di eventi meteorologici estremi al termine della fase anticiclonica. Questo richiede un monitoraggio costante e un’analisi approfondita degli effetti a breve e lungo termine, sia sulle condizioni climatiche sia sull’ambiente naturale e urbano.

Cosa attendersi nei prossimi giorni

L’evoluzione di questo super anticiclone sarà da seguire con attenzione. Le regioni settentrionali italiane, pur beneficiando di un clima più mite in quota, potrebbero dover affrontare situazioni di inversione termica, con la formazione di nebbie dense in pianura. Nelle aree centrali e meridionali, invece, il tempo resterà instabile, caratterizzato da piogge sparse e venti moderati di provenienza orientale.

A livello europeo il perdurare di temperature elevate sulla Penisola Scandinava e nelle zone centrali del continente continuerà a rappresentare un’anomalia significativa per il mese di gennaio. Gli esperti invitano a prestare attenzione agli effetti di questi cambiamenti, che potrebbero influenzare il meteo anche i successivi mesi invernali.

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