Le previsioni meteo per i prossimi giorni preannunciano una situazione di forte maltempo su gran parte del Sud Italia. Il ciclone che ha colpito intensamente il Meridione durante lo scorso weekend si sta temporaneamente spostando verso Algeria e Tunisia, ma gli aggiornamenti indicano un ritorno rapido e potenzialmente devastante già dalla serata di giovedì.
Un ciclone bloccato nel Mediterraneo
Il sistema ciclonico risulta letteralmente bloccato all’interno del bacino del Mediterraneo, limitandosi a piccoli spostamenti lungo l’asse est-ovest senza allontanarsi significativamente dall’Italia. Questo temporaneo arretramento verso ovest offrirà una breve tregua dalle piogge su molte aree del Sud, che potranno beneficiare di un miglioramento delle condizioni atmosferiche almeno fino alla mattinata di giovedì. Tuttavia, il sollievo sarà di breve durata: il ritorno del ciclone porterà con sé un nuovo peggioramento caratterizzato da piogge abbondanti e temporali violenti.
L’influsso dell’aria umida subtropicale
La seconda fase di questo peggioramento meteorologico, prevista tra giovedì sera e l’inizio della prossima settimana, si prospetta ancora più intensa. Questo perché il ciclone attirerà un massiccio flusso di aria calda e estremamente umida proveniente dal settore subtropicale. Tale afflusso alimenterà lo sviluppo di temporali stazionari, che si concentreranno principalmente sulle regioni del Sud, con particolare enfasi su Sicilia, Sardegna e Calabria.
Questa combinazione di fattori atmosferici potrebbe generare situazioni particolarmente critiche, soprattutto nelle aree costiere e montane esposte ai venti di scirocco.
Piogge torrenziali in vista
Gli ultimi aggiornamenti dai principali modelli meteo sottolineano scenari allarmanti, in particolare per il versante ionico. Le zone più a rischio sembrano essere la Sicilia orientale e la Calabria ionica, dove si prevedono accumuli pluviometrici eccezionali nell’arco dei prossimi sette giorni. In alcune aree montuose, le precipitazioni potrebbero superare i 400 mm, con una persistenza che renderà il maltempo particolarmente pericoloso.
A questa situazione già critica si aggiungerà il contributo della neve presente al di sotto dei 1500 metri di altitudine, che si scioglierà rapidamente a causa dell’aumento delle temperature atteso da venerdì. La neve continuerà a cadere solo a quote molto elevate, probabilmente oltre i 2000 metri sull’Appennino meridionale. Questo processo di fusione, unito alle abbondanti piogge, aumenterà significativamente il rischio di frane, alluvioni e piene dei corsi d’acqua.
Rischio idrogeologico elevato
Le condizioni meteorologiche previste per il weekend si presentano come un mix esplosivo, con tutti gli ingredienti per un fine settimana turbolento per le regioni meridionali. La combinazione di piogge intense, temporali e scioglimento della neve renderà la situazione particolarmente delicata dal punto di vista idrogeologico. La Protezione Civile sarà chiamata a monitorare costantemente l’evoluzione del meteo, con la possibilità di emettere allerte meteo su scala regionale.
La massima attenzione sarà rivolta alle zone montuose della Sicilia orientale, alla Calabria ionica e alle aree costiere più vulnerabili, dove si temono esondazioni e danni significativi.
L’importanza di seguire le allerte
In questo contesto, è fondamentale che la popolazione presti attenzione alle indicazioni ufficiali e si mantenga aggiornata sull’evoluzione meteorologica attraverso i bollettini ufficiali. Affidarsi ai comunicati della Protezione Civile e delle autorità locali sarà essenziale per garantire la sicurezza.
L’instabilità atmosferica che caratterizza il mese di Gennaio continua dunque a mettere alla prova il Meridione, con scenari meteo che richiedono una vigilanza costante e misure preventive per limitare i danni del maltempo.