Meteo: Vortice Polare scatenato, ondate di gelo a catena

Andrea Ricci
3 Min tempo di lettura
dreamstime_s_12452661 - Meteo: Vortice Polare scatenato, ondate di gelo a catena

L’inverno è pronto a mostrarsi in tutta la sua forza con un cambiamento meteorologico significativo atteso tra il 12 e il 15 gennaio. Anche se non si prevede che neve e gelo interessino l’intera Italia, il meteo sarà caratterizzato da scenari più dinamici, tipici della stagione invernale, nel bacino del Mediterraneo.

In Europa il freddo artico ha già fatto la sua comparsa e, nei prossimi giorni, il flusso atlantico ostacolerà temporaneamente l’ingresso diretto di masse d’aria gelida sull’Italia. Tuttavia, un cambio di circolazione atmosferica potrebbe aprire la strada a correnti fredde o addirittura gelide, rendendo la seconda metà dell’inverno più propensa a fenomeni intensi.

L’influenza del vortice polare sul meteo invernale

Un ruolo centrale nelle dinamiche meteorologiche invernali è svolto dal Vortice Polare, un’ampia area di bassa pressione e aria fredda sopra il Polo Nord. Questo sistema influisce sulle condizioni climatiche dell’intero emisfero settentrionale e potrebbe riservare sorprese per il mese di gennaio, specialmente se dovesse subire un indebolimento.

Le ripercussioni del Vortice Polare sono già evidenti in Nord America, dove il gelo sta per manifestarsi con intensità. In futuro un simile scenario potrebbe coinvolgere l’Europa, anche se al momento le previsioni per l’Italia rimangono incerte. Ogni variazione del Vortice Polare ha potenzialmente un impatto rilevante sul meteo, ma non garantisce necessariamente ondate di freddo o neve nel nostro Paese.

Gelo storico e collasso del vortice polare

Le proiezioni per il proseguimento dell’inverno indicano la possibilità di un evento estremo come il collasso del Vortice Polare, che potrebbe avere conseguenze significative per la stabilità climatica in molte regioni, inclusa l’Europa. Questo fenomeno potrebbe essere amplificato dall’interazione con altri sistemi climatici, come La Niña, e dalla possibile inversione delle correnti stratosferiche che porterebbe il gelo dalle steppe della Siberia, noto come Buran.

Un ulteriore elemento da monitorare è il riscaldamento stratosferico improvviso, o stratwarming, che potrebbe alterare profondamente la circolazione atmosferica. Sebbene al momento non sia previsto a breve, potrebbe verificarsi all’improvviso, aumentando la probabilità di ondate di gelo storico, come accaduto nel febbraio 2012 o alla fine del febbraio 2018.

Previsioni per una seconda parte d’inverno più rigida

Nonostante l’inizio mite, l’inverno potrebbe assumere toni più rigidi nella sua seconda metà. Le dinamiche atmosferiche attuali suggeriscono che episodi di gelo intenso siano ancora possibili. Questo rende l’attuale inverno  particolarmente interessante e imprevedibile, con potenziali colpi di scena nelle prossime settimane.

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