Nevicate record nell’Emisfero Nord: conseguenze meteo

Giovanni Mezher
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Beautiful outdoor nature landscape with shirahige waterfall and - Nevicate record nell’Emisfero Nord: conseguenze meteo
Beautiful outdoor nature landscape with shirahige waterfall and bridge in snow winter season Hokkaido Japan

 

 

Record di copertura nevosa: impatti sul clima globale e fenomeni estremi

Nell’emisfero settentrionale, la copertura nevosa ha raggiunto livelli record, influenzando profondamente il bilancio energetico terrestre. L’aumento della neve incrementa l’albedo, riducendo l’assorbimento di calore da parte della superficie terrestre e contribuendo all’abbassamento delle temperature medie, soprattutto nei mesi invernali. Questo fenomeno si collega a importanti dinamiche atmosferiche globali, come la recente inversione della Quasi-Biennial Oscillation (QBO) e una fase intensa della Madden-Julian Oscillation (MJO), con effetti diretti su eventi di meteo estremo.

 

Oscillazioni atmosferiche: QBO e MJO in azione

La QBO, un’oscillazione che regola i venti stratosferici, ha recentemente invertito la sua direzione, passando da ovest a est. Contemporaneamente, una fase attiva della MJO, che influenza le precipitazioni tropicali e la corrente a getto, sta destabilizzando il Vortice Polare. Questa combinazione ha portato a fenomeni estremi come nevicate eccezionali e ondate di gelo in Europa, Asia e Nord America, mentre in estate può favorire temporali violenti o ondate di calore.

 

In Europa occidentale, la Corrente del Golfo mitiga gli effetti più intensi, ma regioni come la Russia europea, l’Asia centrale e la Scandinavia stanno sperimentando un’estensione nevosa più uniforme. Gli effetti combinati di QBO e MJO influenzano inoltre la posizione delle alte pressioni e delle perturbazioni atlantiche, aumentando la frequenza e l’intensità di eventi estremi.

 

Espansione della neve: previsioni per gennaio

Le proiezioni indicano che la copertura nevosa, già significativa a dicembre, crescerà ulteriormente nel mese di gennaio. Questo aumento intensificherà l’effetto albedo, contribuendo a un abbassamento delle temperature più marcato rispetto all’inverno precedente. Le aree più colpite saranno la Russia europea, la Scandinavia e il Nord Europa, con nevicate abbondanti e temperature inferiori alla media stagionale.

 

In Italia, queste dinamiche potrebbero favorire l’arrivo di irruzioni di aria fredda e nevicate eccezionali, anche in regioni meno abituate a fenomeni di questo tipo, come il Centro Italia e parte del Sud Italia. Le alte pressioni sull’Europa occidentale stanno deviando le perturbazioni atlantiche verso il Nord Europa, ma eventuali spostamenti più meridionali potrebbero provocare episodi nevosi nelle zone peninsulari e appenniniche.

 

Cambiamento climatico e anomalie termiche

Nonostante il freddo intenso previsto per gennaio, i modelli stagionali indicano un trend complessivo di temperature leggermente superiori alla norma (+0,5-1°C), riflettendo l’effetto del cambiamento climatico in atto. Tuttavia, la configurazione atmosferica anomala di quest’anno potrebbe temporaneamente invertire questa tendenza, portando a condizioni invernali più rigide rispetto all’inizio del 2024.

 

Gli episodi di freddo estremo dimostrano come i modelli meteorologici siano efficaci non solo nel prevedere ondate di calore, ma anche anomalie fredde e inverni intensi. Le proiezioni per il resto della stagione indicano un aumento della probabilità di eventi di meteo estremo, con nevicate eccezionali, piogge intense e significative oscillazioni climatiche.

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