I primi giorni di gennaio 2025 si presentano con un quadro meteorologico decisamente diverso rispetto al clima stabile e asciutto che ha caratterizzato il mese di dicembre. L’Europa è interessata da importanti modifiche bariche che porteranno instabilità e maltempo sull’Italia. Nonostante ciò, le temperature non saranno particolarmente rigide, poiché saranno dominate da correnti miti di origine atlantica, tipiche di una situazione instabile.
Epifania e cambio meteorologico
Dopo l’Epifania, oltre alla conclusione del periodo delle festività, si verificherà un netto cambiamento del quadro meteo. L’anticiclone, che ha influenzato il clima italiano nelle ultime settimane, cederà il posto a correnti umide e instabili di provenienza atlantica. Questo porterà un ritorno delle piogge, particolarmente atteso nelle regioni del Centro-Nord Italia, dove la siccità persiste da fine ottobre.
Centro-Nord Italia sotto piogge intense
Le previsioni meteorologiche indicano che il Centro-Nord Italia sarà il protagonista di abbondanti piogge nei prossimi dieci giorni. Nelle zone pedemontane, prealpine e alpine, si prevedono accumuli di pioggia tra 80 mm e 150 mm, con picchi che potrebbero superare i 200 mm in Friuli Venezia Giulia. Anche l’Appennino Ligure e quello Tosco-Emiliano potrebbero registrare accumuli significativi, fino a 150-200 mm.
Nelle Marche e in Romagna sono attese nuove precipitazioni abbondanti, mentre le pianure del Piemonte e della parte occidentale della Bassa Lombardia vedranno accumuli più moderati. Queste aree, meno coinvolte dai peggioramenti delle ultime settimane, saranno ora maggiormente interessate.
Centro-Sud e Isole Maggiori: fenomeni più localizzati
Nel Centro-Sud Italia, le precipitazioni più rilevanti si concentreranno lungo il versante tirrenico, con Lazio e Calabria tra le regioni più colpite. Tuttavia le previsioni per queste zone restano ancora incerte, e sarà necessario monitorare attentamente l’evoluzione meteo nei prossimi giorni.
Le altre regioni del Sud Italia e le Isole Maggiori, come Sardegna e Sicilia, al momento sembrano essere meno interessate da fenomeni meteorologici diffusi, mantenendo una situazione più stabile rispetto al resto del Paese.
