Pianura Padana nel freezer e sommersa dalla neve: meteo estremo

Andrea Ricci
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Piazza Vittorio, Turin - Pianura Padana nel freezer e sommersa dalla neve: meteo estremo

La Pianura Padana è una delle aree più fredde d’Italia durante le irruzioni di aria gelida, grazie alla sua conformazione geografica unica e alle dinamiche atmosferiche che vi si instaurano. In questa regione si registrano spesso temperature estremamente rigide, specialmente durante le incursioni di venti siberiani come il Burian.

Un clima estremo tra passato e presente

In passato, la Pianura Padana è stata teatro di episodi di gelo estremo con temperature che arrivavano vicino ai -30°C, un fenomeno ormai quasi scomparso. Il cambiamento climatico ha infatti ridotto sia l’intensità che la frequenza delle ondate di freddo. Tuttavia, il meteo non esclude eventi futuri di freddo eccezionale, anche se saranno probabilmente meno estesi e duraturi rispetto al passato.

Gennaio 1985: un’ondata storica

L’ondata di gelo del Gennaio 1985 rappresenta uno degli eventi meteorologici più significativi nella storia climatica italiana. Il freddo estremo fu causato da una potente irruzione di aria artica, che attraversò la Siberia trasformandosi nel gelido Burian.

L’interazione tra basse pressioni nel Mar Tirreno, nelle Baleari, e in Sardegna creò un corridoio che permise al gelo di superare le Alpi, barriera naturale contro le irruzioni fredde. Nella Pianura Padana, le temperature scesero sotto i -20°C, con un’inversione termica che favorì la persistenza del gelo e la formazione di ghiaccio e neve.

Febbraio 2012: un episodio più recente

Un altro episodio significativo si verificò nel Febbraio 2012, sebbene meno intenso rispetto al 1985. A Milano, le temperature raggiunsero i -12°C, mentre l’aeroporto di Malpensa registrò un record di -18°C. Le abbondanti nevicate causarono disagi in città come Bologna e Rimini, dove gli accumuli raggiunsero i 25 cm, mentre la neve arrivò persino sulla costa della Romagna.

Nelle zone montuose le precipitazioni nevose furono così intense da isolare interi paesi, evidenziando la variabilità del meteo italiano, anche in un contesto di riscaldamento globale.

Il ruolo dell’orografia e del Mediterraneo

La complessità del territorio italiano influisce in modo significativo sulla modulazione delle ondate di gelo. Le Alpi agiscono come una barriera protettiva, deviando spesso le correnti fredde verso i Balcani o l’Europa Orientale. Anche le Alpi Dinariche nei Balcani influenzano il percorso delle masse d’aria gelida, spiegando perché alcune aree, come la Grecia, sperimentino episodi di gelo più frequentemente dell’Italia.

L’effetto mitigante del Mar Mediterraneo e delle correnti atlantiche contribuisce a ridurre l’intensità del freddo, eccetto nei casi di blocchi atmosferici che consentono al gelo di penetrare nel Nord Italia.

Cambiamento climatico e fenomeni estremi

Nonostante il Global Warming stia modificando i modelli climatici globali, il freddo estremo non è scomparso del tutto. Episodi recenti come quello del Marzo 2018, con nevicate tardive e gelate diffuse, dimostrano che eventi eccezionali possono ancora verificarsi, anche se meno frequentemente rispetto al passato.

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