Cambiamenti meteo e cedimento dell’anticiclone
L’inizio del 2025 è stato caratterizzato da condizioni relativamente stabili su gran parte dell’Europa, ma la situazione meteorologica sta rapidamente cambiando. Dopo alcune piogge sporadiche al Centro-Sud, l’alta pressione sta cedendo, aprendo la strada a perturbazioni nord-atlantiche e, successivamente, a masse d’aria molto più fredde di origine artica.
Perturbazione dell’Epifania
La prossima perturbazione colpirà l’Italia durante il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, interessando principalmente il Nord Italia e le regioni tirreniche. Questa fase sarà caratterizzata da piogge abbondanti e nevicate limitate alle alte quote, poiché i venti di Scirocco trasporteranno aria calda dal Nord Africa. Le temperature, quindi, aumenteranno sensibilmente, soprattutto al Centro-Sud e sulle Isole Maggiori.
Solo nella notte tra il 6 e il 7 gennaio, si intravede la possibilità di nevicate a bassa quota sul Nord-Ovest, in particolare tra la Valle d’Aosta e il Piemonte, dove i fiocchi potrebbero scendere fino a quote collinari. Questa ipotesi richiede ancora conferme.
Ondata di freddo artico tra il 9 e l’11 gennaio
La perturbazione successiva, attesa tra il 9 e l’11 gennaio, porterà un cambiamento drastico. Sarà accompagnata da aria molto fredda di origine artica, richiamata dai flussi provenienti dal Nord Europa. Questa dinamica provocherà un netto calo delle temperature su tutta la penisola, oltre a un abbassamento della quota neve.
Durante questa fase, le nevicate potrebbero diventare più diffuse e significative, soprattutto tra il 10 e l’11 gennaio.
Nevicate significative: possibili scenari
- Nord Italia: La Val Padana potrebbe essere interessata da una forte nevicata, con accumuli rilevanti tra il Piemonte, la bassa Lombardia e l’Emilia occidentale.
- Centro Italia: Le aree interne potrebbero vedere la neve fino a quote collinari, con possibilità di imbiancare alcune località.
- Sud Italia: I fiocchi bianchi scenderebbero solo a quote di bassa montagna.
L’ipotesi di neve in pianura al Nord è ancora da confermare, ma l’arrivo di questa perturbazione è quasi certo. Ulteriori aggiornamenti meteo saranno cruciali per definire i dettagli di questa dinamica invernale.