Con l’avanzare dell’inverno 2024-2025, l’attenzione si concentra sugli indici meteo che possono fornire indicazioni utili per delineare le tendenze della seconda metà della stagione. L’obiettivo è comprendere se il periodo tra metà gennaio e febbraio riserverà condizioni realmente invernali o se assisteremo a una prosecuzione di stagioni sempre più caratterizzate da episodi freddi sporadici e alta pressione persistente.
Il ruolo delle acque del Pacifico: La Niña in atto
Le condizioni nel Pacifico equatoriale evidenziano un quadro dinamico, con anomalie termiche negative che indicano un episodio di La Niña. Questo fenomeno, parte del ciclo climatico El Niño-Southern Oscillation (ENSO), sta influenzando i modelli atmosferici globali, anche se con intensità debole rispetto agli anni passati.
La Niña tende a favorire:
- Ondate di freddo più marcate nel continente nordamericano.
- Cambiamenti nei regimi di precipitazioni globali, con un possibile incremento di eventi estremi.
Tuttavia, l’effetto diretto sull’Italia è spesso più incerto, con dinamiche che dipendono dalla circolazione atmosferica predominante sull’Europa.
L’emisfero settentrionale: temperature oceaniche e anomalie
A differenza del Pacifico equatoriale, vaste aree dell’emisfero settentrionale registrano temperature oceaniche superiori alla media stagionale. Spiccano le seguenti aree:
- Pacifico settentrionale centrale e nord-occidentale.
- Atlantico settentrionale, con temperature insolitamente elevate lungo le coste del Canada.
Queste anomalie termiche possono favorire una maggiore evaporazione e contribuire a intensificare eventi meteo estremi, come tempeste e perturbazioni più intense. Inoltre, il contrasto tra le acque calde nell’oceano e l’aria fredda continentale potrebbe agevolare la formazione di cicloni invernali e irruzioni di aria artica verso l’Europa orientale e centrale.
Configurazioni atmosferiche e circolazione
Un aspetto interessante di questa stagione è il contrasto termico tra le alte temperature oceaniche sulla costa occidentale del Nord America e le masse d’aria fredda a est. Questo potrebbe favorire un’alterazione della corrente a getto, portando a:
- Inverni rigidi nelle aree orientali del Nord America.
- Condizioni più miti e umide lungo le coste pacifiche settentrionali.
Scenari per l’Italia e l’Europa: gennaio e febbraio
Le proiezioni per il resto dell’inverno mostrano una possibile alternanza di condizioni atmosferiche in Italia e in Europa, influenzate dalla posizione dell’anticiclone e dalle incursioni di aria fredda. Vediamo i possibili scenari:
Metà gennaio: alta pressione dominante
A partire dal 15 gennaio, l’Italia potrebbe essere sotto l’influenza di un anticiclone stabile, con tempo prevalentemente asciutto e temperature sopra la norma, specie al Nord e lungo le regioni tirreniche. Questo schema atmosferico potrebbe limitare le precipitazioni, lasciando spazio a inversioni termiche in pianura e nebbie persistenti.
Febbraio: un mese dinamico?
Le tendenze per febbraio suggeriscono una maggiore dinamicità meteo, con:
- Fasi di alta pressione, intervallate da incursioni di aria fredda provenienti dall’Europa orientale.
- Possibili nevicate a bassa quota, soprattutto lungo l’Appennino centrale e meridionale.
- Eventuali impulsi perturbati, anche se la prevalenza dell’anticiclone potrebbe ridurre le occasioni di precipitazioni significative.
Anomalie termiche e implicazioni per l’inverno
Le temperature oceaniche superiori alla media nell’Atlantico e nel Mediterraneo influenzano il comportamento della circolazione atmosferica, favorendo temperature miti e limitando le incursioni di aria fredda. Tuttavia, la variabilità spaziale delle anomalie termiche evidenzia una complessità tale da richiedere un monitoraggio continuo per cogliere eventuali cambiamenti improvvisi.
Conclusioni sulle tendenze meteo
La seconda metà dell’inverno potrebbe rivelarsi meno incisiva dal punto di vista invernale rispetto alle attese, specialmente nel Nord Italia e nelle aree più protette dall’anticiclone. Tuttavia, gli impulsi di aria fredda non sono esclusi, in particolare nel mese di febbraio, che potrebbe offrire qualche episodio significativo di freddo e nevicate. Le prossime settimane saranno cruciali per confermare o smentire queste proiezioni.