Ultima decade di Gennaio: l’inverno sale in cattedra?

Paola Greco
4 Min tempo di lettura
dreamstime_xxl_544178 - Ultima decade di Gennaio: l'inverno sale in cattedra?

L’inverno continua a tenere banco sullo scenario meteo italiano e mediterraneo, con dinamiche complesse che vedono protagonisti il vortice polare, l’anticiclone e le fredde correnti artiche. Le previsioni per l’ultima decade di gennaio sembrano confermare uno scenario altamente dinamico, con il possibile ritorno del grande freddo che molti appassionati di meteorologia attendevano con trepidazione.

Un vortice polare in lotta con la troposfera

Negli ultimi giorni si è parlato molto del ruolo del vortice polare, la gigantesca struttura di bassa pressione che domina le regioni artiche durante l’inverno. Questo sistema, che influisce pesantemente sul clima delle medie latitudini, sta vivendo una fase di forte intensità stratosferica, ma con difficoltà a trasferire la sua energia alla troposfera.

Quando il vortice polare rimane confinato nelle alte quote atmosferiche, l’inverno europeo ha maggiori possibilità di vedere scambi meridiani, con il freddo artico che può spingersi verso sud. Al contrario, un vortice compatto e forte nella troposfera tende a favorire condizioni più stabili, spesso sotto il dominio dell’anticiclone.

Anticiclone in difficoltà sul Mediterraneo

Nonostante i tentativi del campo anticiclonico di consolidarsi sulle regioni mediterranee, le depressioni afro-mediterranee stanno impedendo una vera stabilizzazione atmosferica. Questo equilibrio precario sta mantenendo vive le condizioni per possibili incursioni fredde e perturbate nelle prossime settimane.

La battaglia atmosferica tra l’anticiclone e le correnti artiche potrebbe risolversi con un indebolimento del vortice polare, che rischia di andare “fuori giri” a causa dell’alta reattività della troposfera. Questo scenario apre la strada a blocchi anticiclonici ad alte latitudini, un meccanismo cruciale per le discese di aria gelida verso l’Europa.

Ultima decade di gennaio: gelo in agguato?

Le proiezioni per l’ultima parte di gennaio restano ancora incerte, ma gli esperti concordano sul fatto che l’ipotesi di un’ondata di gelo sia più che plausibile. I principali modelli di previsione oscillano tra diverse opzioni:

  1. Persistenza dell’alta pressione sull’Atlantico, con tempo stabile e mite.
  2. Scambi meridiani, con incursioni di aria artica o siberiana verso il Mediterraneo e l’Italia.

Gli elementi in gioco sono molteplici, ma la configurazione più accreditata vede un possibile blocco anticiclonico sul Nord Atlantico o sull’Eurasia, con conseguente spinta di aria gelida verso sud e ovest. Se questa dinamica dovesse concretizzarsi, l’inverno potrebbe mostrare il suo volto più rigido proprio nelle ultime settimane di gennaio.

Dinamiche atmosferiche complesse

L’interazione tra il vortice polare stratosferico e la troposfera è un fattore chiave nel determinare l’evoluzione delle condizioni meteo. Negli ultimi inverni, un vortice forte ha spesso impedito eventi gelidi significativi sull’Italia e sull’Europa meridionale. Tuttavia, quest’anno alcune anomalie potrebbero giocare a favore di uno scenario diverso.

Un elemento incoraggiante è la reattività della troposfera, che si sta opponendo al dominio incontrastato del vortice. Questo suggerisce che i flussi di calore dalle basse latitudini potrebbero interferire con la struttura polare, innescando dinamiche favorevoli a discese fredde.

Prospettive meteo per l’Italia

Se il gelo dovesse effettivamente spingersi verso il Mediterraneo, l’Italia sarebbe tra i Paesi maggiormente coinvolti. Le regioni più esposte sarebbero quelle del Nord e del Centro, dove potrebbero verificarsi nevicate a bassa quota e un sensibile calo delle temperature. Le correnti artiche o siberiane, infatti, sono spesso accompagnate da condizioni di forte instabilità, con nevicate che potrebbero interessare anche le pianure.

Nel Sud Italia e sulle isole, invece, il meteo potrebbe risultare meno rigido, ma comunque perturbato, con piogge intense e venti di burrasca.

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